Aperte le iscrizioni per la 21° edizione di ShorTS

LE ISCRIZIONI PER LA 21a EDIZIONE SONO CHIUSE!

 

Aperte le iscrizioni alla 21° edizione di ShorTS International Film Festival, organizzato dall’Associazione Maremetraggio e in programma dal 26 giugno al 4 luglio 2020 nel capoluogo giuliano.

Accanto a “Science & Society”, una nuova sezione competitiva dedicata a corti provenienti da tutto il mondo che si contendono un premio di 3000,00 euro (tremila euro), realizzata in collaborazione con ESOF2020 Trieste (EuroScience Open Forum), la più importante manifestazione europea focalizzata sul dibattito tra scienza, tecnologia, società e politica, che si svolgerà nel capoluogo giuliano dal 5 al 9 luglio 2020, il festival conferma anche le sezioni competitive dedicate ai cortometraggi Maremetraggio, Shorter Kids’n’Teens e ShorTS Virtual Reality. Per l’edizione 2020, il festival conferma anche Last Chance, sezione in cui possono partecipare i corti che non hanno vinto nessun premio, della durata massima di 10 minuti (titoli inclusi) prodotti dopo gennaio 2019 e di qualsiasi genere. Un massimo di dieci corti selezionati entrerà di diritto nella Sezione Maremetraggio.

Storica sezione competitiva di ShorTS, per Maremetraggio possono concorrere i cortometraggi che abbiano ottenuto un premio a uno o più Festival a livello internazionale nel corso dell’anno 2019. Confermato anche per il 2020 il premio al miglior corto consistente in 5.000,00 euro (cinquemila euro).

Nella sezione Shorter Kids’n’Teens possono partecipare cortometraggi di ogni genere dedicati ai giovanissimi. Anche quest’anno, la sezione sarà divisa in due fasce di età, con due distinte giurie: la sezione Kids, dedicata ai corti per bambini dai 6 ai 10 anni, e la sezione Teens con opere per ragazzi dagli 11 ai 15 anni. Come ogni edizione saranno i ragazzi stessi a comporre le due giurie che decreteranno i vincitori della sezione.

Dopo il successo ottenuto nella passata edizione con l’allestimento della VR Room nel foyer del Teatro Verdi, nella quale erano state ricreate le dinamiche tipiche della sala cinematografica tradizionale grazie all’allestimento di 15 postazioni per la visione collettiva dei corti in concorso in questa sezione, torna, infine, anche ShorTS Virtual Reality, sezione internazionale interamente dedicata ai corti girati in realtà virtuale. Riconfermato anche il premio da 2000,00 euro (duemila euro) per il miglior cortometraggio.

Per iscrivere la propria opera è necessario utilizzare  una delle seguenti piattaforme: Festhome oppure Filmfreeway.

Le iscrizioni potranno essere effettuate entro e non oltre il 29 febbraio 2020.

Aperte le iscrizioni per la nuova sezione competitiva in collaborazione con ESOF

Annunciata “Science & Society”, una nuova sezione competitiva dedicata a corti da tutto il mondo in collaborazione con ESOF2020 Trieste (EuroScience Open Forum), il più importante evento europeo focalizzato sul dibattito tra scienza, tecnologia, società e politica.

Grandi novità per l’edizione 2020 di ShorTS International Film Festival, che per il prossimo anno annuncia una nuova sezione competitiva, che andrà ad affiancare quelle di Maremetraggio, Shorter Kids’n’Teens, Nuove Impronte e ShorTS Virtual Reality.

Per l’edizione 2020, che si terrà dal 26 giugno al 4 luglio, il festival triestino apre già oggi le iscrizioni per “Science & Society”, una nuova sezione competitiva dedicata a corti provenienti da tutto il mondo in collaborazione con ESOF (EuroScience Open Forum), la più importante manifestazione europea focalizzata sul dibattito tra scienza, tecnologia, società e politica, che si svolgerà nel capoluogo giuliano dal 5 al 9 luglio 2020.

Accanto alle giornate di dibattito che richiameranno a Trieste scienziati, imprenditori, amministratori pubblici e partecipanti da tutto il mondo si svolgerà anche il “Science in the City Festival”, manifestazione che dal 27 giugno all’11 luglio porterà l’arte e la scienza nelle strade della città con eventi di vario tipo. In questo senso si inserisce anche la collaborazione con ShorTS International Film Festival e la nascita della sezione “Science & Society”. In particolare, questa sezione è rivolta a corti provenienti da tutto il mondo, della durata massima di 12 minuti e realizzati dopo gennaio 2018, che siano liberamente ispirati al motto di ESOF2020 Trieste “Freedom for science, science for freedom” e che raccontino il rapporto tra tecnologia, scienza e società.

Per iscrivere a questa nuova sezione del Festival il proprio cortometraggio è necessario compilare la procedura on-line sulla piattaforma Festhome.

Da metà ottobre sarà disponibile anche la procedura on-line sulla piattaforma Filmfreeway.

Le iscrizioni a questa sezione chiuderanno a metà gennaio 2020.

I vincitori della 20° edizione di ShorTS International Film Festival

Si è conclusa sabato 6 luglio con la cerimonia di premiazione in piazza Verdi alle ore 20.00 la 20° edizione di ShorTS International Film Festival. La manifestazione triestina ha annunciato i vincitori 2019 delle diverse sezioni competitive, confermando il proprio impegno nella ricerca di nuovi panorami cinematografici.

Questo il commento della direttrice Chiara Valenti Omero e del co-direttore Maurizio di Rienzo: “Dopo 20 anni di visioni, scoperte, ricerche, ShorTS con questa importante edizione ha voluto confermare la sua vocazione eterogenea, attenta ai nuovi sguardi sulla realtà mondiale, attraverso emozionanti cortometraggi, film e documentari, coinvolgenti immersioni nella Realtà Virtuale, proiezioni dedicate a bambini e adolescenti, incontri con autori, produttori e realizzatori di cinema a 360°. Ci dà piacere e onore che il pubblico triestino e non solo abbia seguito e apprezzato questo articolato programma di 9 giorni di immagini sorprendenti e dialoghi con i protagonisti. La nostra intenzione resta quella di dare spazio a tutti i diversi modi di fare cinema oggi nel mondo, proprio mentre da spettatori comuni ci sembra di essere ormai sommersi da filmati, storie e supporti sui quali vederli. ShorTS, dunque, nei prossimi anni, più che volere precorrere i tempi del Cinema, proverà con passione e spirito critico a correre al suo “inafferrabile” fianco”.

I vincitori della 20° edizione di ShorTS International Film Festival

SEZIONE MAREMETRAGGIO
(Giuria composta da Álvaro Gago Díaz, Heinz Hermanns, Hrönn Marinósdóttir, Pippo Mezzapesa e Fabio Omero)

Premio EstEnergy-Gruppo Hera

Miglior cortometraggio:
All inclusive” di Corina Schwingruber Ilić
Motivazione: “Accurato, toccante, onnicomprensivo. Una narrazione avvincente che rivela la vacuità dell’industria dell’intrattenimento messa in scena a bordo di una nave da crociera, invitandoci tutti a guardarci allo specchio, a ridere, e a usare questa risata per cambiare la rotta della nave.”

Menzione speciale a:
Inanimate” di Lucia Bulgheroni
Motivazione: “Questa animazione intelligente e originale ci mostra la vita quotidiana di una donna. Attraverso l’uso di immagini straordinarie e colpi di scena sorprendenti collega differenti livelli di vita e realtà.”

Premio AcegasApsAmga
Miglior cortometraggio italiano:
“My Tyson” di Claudio Casale
Motivazione:  “Abbiamo particolarmente apprezzato l’applicazione degli strumenti del cortometraggio ai contenuti del docufilm. Ne è nata un’opera che allo stesso tempo narra una vicenda umana e indaga un fenomeno sociale (l’integrazione delle seconde generazioni), gravitando l’attenzione sull’impatto emotivo di linguaggi sovrapposti e su dettagli minuti che, uniti, restituiscono la complessità di un affresco di vita.”

Premio Premiere Film
Miglior cortometraggio non distribuito:
“Raymonde or the Vertical escape” di Sarah Van den Boom
Motivazione: “Per la capacità di costruire un mondo sospeso tra elementi fiabeschi e contemporaneità, nel quale la protagonista, dopo una vita di solitudine, trova la forza di farsi delle domande che mettono in discussione le sue scelte e di agire per assecondare il suo desiderio di amore, di sesso, di vita.”

Premio Oltre il Muro
Miglior cortometraggio italiano votato dai detenuti della Casa Circondariale di Trieste:
“Bautismo” di Mauro Vecchi
Motivazione: “Il cortometraggio rappresenta con forza e lucidità una tematica sempre più attuale, quella della microcriminalità, delle bande giovanili e del bullismo che sta imperversando nelle grandi aree urbane. In questo caso la metropoli è Milano. Delineando un personaggio, uno di questi ragazzi allo sbando ma al di fuori di contesti criminali e anzi molto sensibile e delicato, l’autore riesce a riesumare quella violenza di una ritualità quasi ancestrale che è da sempre la spersonalizzazione dell’individuo, pegno da pagare per entrare a far parte del “contratto sociale”, per entrare a far parte di un gruppo o di un clan, non necessariamente criminali, in cui si vive o si sopravvive.”

Menzione speciale a:
“Così in terra” di Pier Lorenzo Pisano
Motivazione: “Per aver profondamente colto l’inesplicabile mistero della vita a cui nessuno, nemmeno gli “addetti ai lavori” in toga, in saio, con il solo collarino bianco, sa ovviamente dare una risposta. L’unica soluzione resta aiutare e confrontare chi vive nella grande sofferenza interiore, morale e pure fisica, a seconda della propria natura e ruolo che a sua volta il destino o dio ci ha elargito.” 

Premio Trieste Caffè
Miglior cortometraggio votato dal pubblico:
Ex aequo “Pepitas” di Alessandro Sampaoli e “Fino alla fine” di Giovanni Dota

Premio AMC
Miglior montaggio italiano:
“My Tyson” di Claudio Casale
Motivazione: “Per l’utilizzo del montaggio dialettico quale elemento della dinamica narrativa. Come la madre cuce indumenti così il montaggio tesse attimi di vita dei due protagonisti. Madre e figlio si uniscono, immagini e suoni si intrecciano sviluppando la loro storia nel presente per rilevarne le condizioni determinate nel passato, e indicando un futuro già esistente nella nostra realtà: l’ineluttabilità di una libertà possibile, sempre.

Menzione speciale a:
“Freddo dentro” di Valerio Burli
Motivazione: “La menzione speciale va a un corto che nella fusione di immaginazione e realtà rappresenta metaforicamente il confronto generazionale. Il tempo narrativo del montaggio descrive, da un lato, la condizione umana di assuefazione agli orrori e l’incapacità di opporvisi insieme alla ricerca di un abbraccio quale impossibile scintilla di umanità, dall’altro, come ultima via per le nuove generazioni, il tuffo in un altrove nebbioso alla ricerca convinta di una concreta possibilità.”

Premio Leonardo Da Vinci
Miglior fotografia italiana:
“L’ombra della sposa” di Alessandra Pescetta
Motivazione: “Il mare della Sicilia accolse e non restituì più i corpi di migliaia di ragazzi morti durante la seconda guerra mondiale. Morti da una parte e dall’altra di eserciti e nazioni contrapposte, ma che in fondo al mare si ritrovarono tutti uguali. Corpi che nei tagli stressi delle inquadrature fluttuano attraverso l’acqua, assieme ai ricordi e ai legami lasciati e ormai spezzati – la foto della fidanzata, lettere d’amore, la fede nuziale -, corpi che neppure nella profondità di quel mare riescono a trovare pace. Alessandra Pescetta dipinge questi corpi con la luce cruda che filtra attraverso l’acqua, i colori ormai plumbei e i gesti ultimi che cercano un contatto ancora con chi in quella stessa acqua ha perso ogni speranza di riabbracciarli.E come in Leonardo, anche ne “L’ombra della sposa”, sono proprio gli affetti a disegnare la storia tra gli uomini e a raccontarcela ancora sempre attuale. E’ il racconto infatti di un tragico viaggio, che trasforma il sogno di una vita futura nel dramma di chi non avrà neppure una cassa di legno e un pezzo di terra in cui essere seppellito. Un tragico viaggio, che ancora oggi continua a ripetersi in quel tratto di mare.”

SEZIONE SHORTS VIRTUAL REALITY
(Giuria composta da Antonio Giacomin, Gabriella Giliberti e Stefano Seriani)

Premio EstEnergy-Gruppo Hera
Miglior cortometraggio VR:
“Tower of Babel by the sea” di Feng Wei-Jung
Motivazione: “Tower of Babel by the Sea è un viaggio immersivo, attraverso l’uso della realtà virtuale e, quindi, la soggettività dello spettatore, che permette di esplorare nuove prospettive narrative che affondano le loro radici nella tragica realtà di un mondo sempre più alla deriva. Una rielaborazione mitologica che ci porta di fronte una lotta passiva, angusta e disturbante, che fa riflettere su quanto l’uomo si nasconda dietro il concetto di “divinità maligna”, ma non fa altro che portare alla luce il suo tragico delirio di onnipotenza, di vizio e superbia che lo rende vittima di sé stesso. Un lavoro tecnico e narrativo complesso, dal valore metaforico importante, accurato, agghiacciante e sconvolgente, dove l’uso della realtà virtuale amplifica il senso di impotenza e drammaticità degli eventi, scalfendo profondamente l’animo di chi lo guarda.”

Menzione speciale a:
“Borderline” di Assaf Machnes
Motivazione: “Una riflessione sul senso fisico e concettuale di confine, sull’esplorazione di esso e sulla labilità del termine di fronte alla vastità di una landa deserta. Un film che spinge ad andare oltre l’idea del confine stesso proprio con l’uso della realtà virtuale, spronando lo spettatore a valicare qualsiasi “linea”, scoprendo, esplorando con lo sguardo e con le azioni. Un estratto di realtà costruito con una struttura drammaturgia alla pari un thriller, dove la suspense cresce, il climax viene quasi esasperato, portando a voler disperatamente interagire con la drammaticità degli eventi, fino al raggiungimento di un inaspettato finale che rende, la narrazione in sé, tanto attuale quanto originale. Un lavoro – alla luce di quanto si sta vivendo – che non può non essere ricordato e, quindi, premiato.”

Premio RAI Cinema Channel
Miglior cortometraggio VR:
Ex aequo “Metro veinte: cita ciega” di María Belén Poncio  e “Borderline” di Assaf Machnes
Motivazione “Metro veinte”: “Per aver sapientemente sfruttato le potenzialità della tecnologia del VR ed averle messe a supporto di una storia che sfata con coraggio ma allo stesso tempo con delicatezza i tabù sulla sessualità e sulla disabilità.”
Motivazione “Borderline”: “Per la capacità di immergere lo spettatore nel vivo dell’esperienza virtuale, portandolo in modo efficace all’interno della narrazione, catturando la sua attenzione fino alla fine e permettendogli di vivere in prima persona le emozioni e le incertezze del protagonisti.”

Premio Il Piccolo
Miglior cortometraggio VR votato dal pubblico:
“Borderline” di Assaf Machnes

SEZIONE NUOVE IMPRONTE
(Giuria composta da Alessio Cremonini, Elena Cucci, Gianluca Guzzo, Vinicio Marchioni e Sara Serraiocco)

Premio Crédit Agricole FriulAdria
Miglior lungometraggio:
“Selfie” di Agostino Ferrente
Motivazione: “​​Per la capacità di farci interrogare sui meccanismi etici ed estetici della rappresentazione, in un’epoca in cui ognuno diventa il regista di se stesso eppure non smette di essere oggetto dello sguardo altrui. Per l’autenticità del racconto gestito in prima persona dai protagonisti e la verità non edulcorata del loro sguardo. Per l’onestà nel dichiarare comunque che la presenza di un regista in qualche modo dà forma anche alla rappresentazione autogestita. E perché Selfie cambia il modo di interpretare le possibilità narrative e raffigurative del cinema italiano, lasciando un’impronta profonda che d’ora in poi sarà impossibile ignorare.”

Premio MYmovies
Miglior lungometraggio votato dal pubblico “Beautiful Things” di Giorgio Ferrero e Federico Biasin

Premio AGICI
Miglior produzione: “Selfie” di Agostino Ferrente
Motivazione: “È strano dare il premio al miglior produttore/produzione là dove una produzione pare quasi non esserci. Questo film documentario va oltre il cinema verità ed entra nello specchio della verità, nella rappresentazione della stessa da parte degli attori protagonisti. Lo straordinario lavoro dello sceneggiatore, regista e dei produttori è quello di mettere le proprie forze ed abilità a servizio dell’imprevedibile percorso di chi si racconta. Vincono il premio per Miglior Produzione, Casa delle Visioni e Magnèto Productions per aver saputo sostenere il concept estremo di Agostino Ferrente in un percorso produttivo che ha portato al Film il supporto di preziose istituzioni quali l’Istituto Luce e il CNC francese così come due grandi aziende culturali europee: Rai Cinema e ARTE France. Selfie è un film difficile da produrre proprio per la sua costruzione volutamente anarchica, che grazie a produttori certamente tenaci ha regalato a tutti i suoi spettatori momenti di cinema unici.”

Premio SNCCI
Miglior lungometraggio votato dalla giuria del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani: “The World is flat” di Matteo Carrega Bertolini
Motivazione: “Cercare il proprio posto nel mondo tra bisogni e desideri, paure e frustrazioni, senza perdere  se stessi. “The World is flat” mostra come l’incontro con l’altro sia la bussola migliore quando la Terra sembra appiattirsi. Premiamo il film, quindi, per la sua capacità di raccontare in modo non banale corpi e spazi, sguardi e gesti, di trovare immagini autentiche anche all’interno di una tradizione di cinema indipendente, attraverso un’estetica consapevole”.

Premio ANAC
Miglior sceneggiatura: “Selfie” di Agostino Ferrente
Motivazione: “Una scrittura innovativa, rigorosa. Il ritratto, o meglio autoritratto, dei due protagonisti Alessandro e Pietro, entrambi sedicenni e residenti nel quartiere Traiano di Napoli, è toccante e distaccato nel contempo. La scelta stilistica del “selfie”, una strada rischiosa e spericolata, è stata perseguita con grande coerenza e consapevolezza. Colpisce la lucida determinazione con cui è stata scartata una scrittura che facesse uso della tecnica dell’empatia, evitando così di trasformare i due ragazzi protagonisti in “eroi negativi cool”, nello stile di molte serie tv. In definitiva, una scrittura innovativa per un film altrettanto innovativo, le cui inquadrature “frontali” fanno pensare alle inquadrature dei primi due film di Pier Paolo Pasolini, “Accattone” e “Mamma Roma”. Come sappiamo, per il grande poeta friulano “frontalità è sacralità”.

 SEZIONE SHORTER KIDS’N TEENS

Premio Shorter Kids
Miglior cortometraggio Kids:
“Becolored” di Maurizio Forestieri

 Premio Shorter Kids pubblico
Miglior cortometraggio Kids votato dal pubblico:
“Becolored” di Maurizio Forestieri

Premio Shorter Teens
Miglior cortometraggio Teens:
“Me first” di Aggelos Tzogou, Diamantis Pachis, Giorgos Foskolos, Nikos Skiathitis, Panagiotis Fouscarinis, Ioanna Foskolou, Ioanna Tsarpala

Premio Shorter Teens pubblico
Miglior cortometraggio Teens votato dal pubblico:
“Golden Girl” di Chiara Fleischhacker

Premio Cinema del Presente
Alessio Cremonini

Premio Prospettiva
Francesco Di Napoli

Ad Alessio Cremonini il Premio Cinema del Presente 2019

Il regista Alessio Cremonini riceverà il Premio Cinema del Presente, riconoscimento con cui ogni anno ShorTS conferma ed evidenzia lo straordinario talento dei cineasti italiani. Il regista di Sulla mia pelle, inoltre, terrà una Masterclass venerdì 5 luglio presso la Casa Circondariale di Trieste alla presenza di un gruppo di detenuti, che alla fine del festival assegneranno anche il premio speciale “Oltre il muro” al miglior corto italiano in gara nella sezione Maremetraggio.

L’emozionante film Sulla mia pelle è il racconto degli ultimi giorni di Stefano Cucchi e della settimana che ha cambiato per sempre la vita della sua famiglia, un’opera che ha conquistato pubblico e critica, ottenendo grande successo ai David di Donatello 2019, ai quali Alessio Cremonini è stato premiato come Miglior Regista Esordiente e Alessandro Borghi come Miglior Attore Protagonista. Il film verrà proiettato a Trieste alla presenza del cineasta giovedì 4 luglio alle ore 20.00 presso il Teatro Miela. Alle 21.30 dello stesso giorno in piazza Verdi il regista Alessio Cremonini riceverà il Premio Cinema del Presente, un riconoscimento attraverso cui il festival triestino conferma ed evidenzia lo straordinario talento del cineasta italiano.

La Masterclass del regista in occasione di ShorTS 2019 si inserisce nel progetto che, da diversi anni, l’Associazione Maremetraggio organizza in collaborazione con En.A.I.P., ovvero dei corsi di formazione professionale di tecniche audio video all’interno della Casa Circondariale di Trieste che offrono la possibilità a un gruppo selezionato di detenuti di acquisire le basi delle tecniche audiovisive affinché possano integrarsi maggiormente all’interno della società e nel mondo del lavoro. Il gruppo che assisterà alla Masterclass di Cremonini sta infatti seguendo un corso professionale di 400 ore (iniziato nel mese di aprile e che terminerà a dicembre), alla fine del quale verrà rilasciato loro un attestato professionale.

Questo gruppo di detenuti andrà a comporre, inoltre, la giuria che ogni anno assegna il premio speciale “Oltre il Muro” al miglior corto italiano in gara allo ShorTS International Film Festival nella sezione Maremetraggio, storica sezione competitiva dedicata ai corti premiati ai maggiori festival internazionali.

La giuria della 24H ShorTS Comics Marathon

Appuntamento sabato 29 e domenica 30 giugno in piazza della Borsa, dove in sole 24 ore i partecipanti dovranno realizzare un cortometraggio a fumetti di almeno 12 vignette.

Gli elaborati saranno valutati da una GIURIA D’ECCEZIONE, composta dall’illustratore Dr. Pira, premiato per il miglior fumetto al Napoli Comicon, dal fumettista e sceneggiatore Menotti, co-autore della sceneggiatura di “Lo chiamavano Jeeg Robot”, dal fumettista Giopota, autore per BAO Publishing di “Un anno senza te”, e dall’illustratrice Ilaria Palleschi, autrice del romanzo grafico “Nina Che disagio”.

Per il terzo anno consecutivo il cinema incontra il fumetto a ShorTS International Film Festival 2019, il festival triestino in programma dal 28 giugno al 6 luglio, che anche per la sua 20° edizione conferma la 24 Hours ShorTS Comics Marathon. Un contest gratuito dedicato a disegnatori di ogni età che vorranno cimentarsi in una vera e propria maratona artistica durante la quale, in sole 24 ore, dovranno realizzare un cortometraggio a fumetti di almeno 12 tavole inchiostrate e/o colorate, ciascuna contenente una vignetta di dimensione quadrata.    Il    fumetto    vincitore    verrà    poi    pubblicato    e    distribuito di un volume a fumetti, che verrà distribuito gratuitamente presso le due fumetterie triestine partner dell’evento, Fantasylandia e Neopolis.

L’appuntamento con la Maratona è in piazza della Borsa dalle ore 17.00 di sabato 29 giugno fino alle 17.00 di domenica 30 giugno. La partecipazione al contest è gratuita e aperta a un numero massimo di 15 partecipanti, che possono iscriversi attraverso l’ENTRY FORM.

Dopo grandi nomi come Laura Scarpa, Lorenzo Pastrovicchio e Sio, anche quest’anno a valutare gli elaborati ci sarà una giuria d’eccezione, composta da esperti in campo artistico. In particolare, la giuria dell’edizione 2019 di 24 Hours Shorts Comics Marathon sarà composta dall’animatore e illustratore Dr. Pira, autore di “I fumetti della Gleba” e di “Super Relax”, grazie al quale è stato insignito del premio Micheluzzi 2019 al Napoli Comicon, e di numerose serie per XL di Repubblica, Vice Magazine e Smemoranda, dal fumettista e sceneggiatore Menotti, pseudonimo di Roberto Marchionni, co-autore della sceneggiatura dell’acclamato film “Lo chiamavano Jeeg Robot”, dal fumettista e disegnatore Giopota, autore delle tavole di “Gennaio”, scritto da Luca Vanzella, e di “Un anno senza te”, sempre su testi di Vanzella, pubblicato da BAO Publishing, e dall’illustratrice Ilaria Palleschi, autrice del romanzo grafico “Nina che disagio” per BAO Publishing.

I corti della sezione ShorTS Virtual Reality 2019

Dopo il successo dello scorso anno, anche per la 20° edizione il festival di Trieste conferma ShorTS Virtual Reality, la sezione interamente dedicata ai corti girati in realtà virtuale, in collaborazione con proEsof e l’Osservatorio Astronomico di Trieste.

Per quattro serate dal 2 al 5 luglio nel foyer del Teatro Verdi si terranno le proiezioni delle 13 opere in concorso: gli ambienti del teatro si trasformeranno in una sala cinematografica virtuale, dove gli spettatori potranno sperimentare questa nuova tecnologia attraverso una visione collettiva. Per tutta la durata del festival, inoltre, sarà possibile provare la realtà virtuale in piazza della Borsa, dove verrà allestita una virtual room con due postazioni singole dotate di visore e poltrone girevoli.

La realtà virtuale torna a Trieste. Dopo il successo dello scorso anno, anche per la 20° è confermata la sezione competitiva ShorTS Virtual Reality, interamente dedicata ai corti girati in realtà virtuale e realizzata in collaborazione con proEsof e l’Osservatorio Astronomico di Trieste.

L’appuntamento è per quattro serate dal 2 al 5 luglio presso il foyer del Teatro Verdi, dove si terranno le proiezioni delle 13 opere in concorso: gli ambienti dello stabile triestino si trasformeranno in una sala cinematografica virtuale, dove gli spettatori potranno sperimentare questa nuova tecnologia attraverso una visione collettiva, resa possibile grazie all’assistenza tecnologica di IKON, un’eccellenza regionale che si occupa di Realtà Virtuale e digital partner del festival.

La sezione vedrà in gara quest’anno 13 cortometraggi realizzati con la tecnica della virtual reality in versione monoscopica o stereoscopica. Il corto vincitore si aggiudicherà il premio Estenergy-Gruppo Hera dal valore di 2.000,00 euro; in palio anche il Premio Rai Cinema Channel che consiste nell’acquisto dei diritti web del corto, per un valore di 3000.00 euro e nella diffusione dello stesso sulla nuova APP Rai Cinema Channel VR; da quest’anno, in palio anche il premio del Pubblico del Piccolo di Trieste, media partner del Festival.

I 13 corti in concorso provengono da Francia, Germania, Finlandia, UK, Taiwan, Argentina, Turchia, Israele e, naturalmente, dall’Italia, mentre i generi spaziano da opere più sperimentali fino a cortometraggi di fiction, passando per grandi temi di attualità, tutti accomunati dalla tecnica della realtà virtuale, grazie alla quale la tecnologia diventa un nuovo mezzo di espressione artistica, offrendo al pubblico di ShorTS un nuovo modo di vivere l’arte cinematografica.

Grazie alla tecnologia del VR sarà possibile vivere esperienze inimmaginabili e fuori dall’ordinario, come quella del corto Everest-The VR Film Experience di Jon Griffith, che porterà gli spettatori fin sulla cima del monte più alto del mondo, o ancora l’opera immersiva Wombsong di Hanna Vastislao, che grazie al VR ricostruisce la sensazione avvolgente all’interno dell’utero di una donna incinta, mentre Conscious existence del tedesco Marc Zimmermann propone un viaggio ai confini del mondo e dell’universo.

Grande spazio anche ai temi di attualità, come quelli affrontati in Borderline di Assaf Machnes, presentato alla Biennale VR, che fa vivere in prima persona l’incertezza di un giovane soldato israeliano a guardia del confine, o ancora Paris Terror-The Hostages from the Hyper Cacher di Ricarda Saleh, che ricostruisce l’attentato al negozio ebraico Hyper Cacher a Parigi, avvenuto due giorni dopo l’attacco alla redazione di Charlie Hebdo.

Due le opere italiane selezionate: Drumpossible di Omar Rashid, documentario in cui il batterista Fabio Vitiello mostra nuovi modi di concepire l’arte, la musica e, per estensione, la realtà stessa. L’altro corto italiano in concorso è Denoise di Giorgio Ferrero e Federico Biasin, un viaggio di parole, suoni e geometrie in cui perdersi, dove l’esperienza in realtà virtuale permette allo spettatore di immergersi in mondi inimmaginabili.

Anche quest’anno, inoltre, nella centralissima piazza della Borsa verrà predisposto uno spazio ad hoc dove sarà possibile provare la realtà virtuale: una virtual room nel cuore del centro di Trieste, dove gli spettatori potranno anche rivedere i corti in concorso. All’interno dello spazio verranno predisposte due postazioni singole dove il pubblico avrà l’occasione di vedere gratuitamente dalle 10 fino alle 20 opere in VR. Ciascuna postazione sarà dotata di un visore e di una poltrona girevole che permetterà di visionare i corti e di muoversi a 360° per sperimentare un nuovo modo di fare cinema.

Tra le proiezioni fuori concorso, ci sarà In The Cave del regista goriziano Ivan Gergolet e con la fotografia di Antonio Giacomin, un cortometraggio immersivo VR presentato alla 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica nella sezione Venice Virtual Reality. L’opera nasce dalla fascinazione per il mondo sotterraneo e il senso di bellezza, pericolo, protezione, perdita dalle nozioni di tempo e spazio che esso produce. Esplorando la metafora della grotta come ventre materno, In the Caveguida lo spettatore attraverso il mistero della vita prima della vita.

Venerdì 5 luglio appuntamento con due panel dedicati al rapporto della Realtà Virtuale con l’Astronomia, la Speleologia e le Neuroscience, due incontri in cui verranno esplorate le possibili applicazioni scientifiche di questa rivoluzionaria tecnologia, organizzati in collaborazione con proESOF (EuroScience Open Forum), la più importante manifestazione europea focalizzata sul dibattito tra scienza, tecnologia, società e politica.

Il primo panel, organizzato in collaborazione con l’Osservatorio Astronomico di Trieste, sarà “Dalle profondità della terra alle profondità dello spazio. La realtà virtuale tra speleologia e spazio”, durante il quale ricercatori, astronomi, speleologi e registi si confronteranno sul loro modo di divulgare e raccontare il loro mondo in realtà virtuale, facendo emergere i numerosi punti d’incontro tra speleologia e spazio e realtà virtuale. Il secondo appuntamento sarà con La mente e la VR, in cui psicologi, neuroscienziati e ricercatori si confronteranno sul rapporto tra mente ed esperienza in realtà virtuale, spiegando come reagisce il nostro cervello a questa nuova tecnologia e come viene percepita la narrazione visiva in realtà virtuale.

I FILM IN CONCORSO NELLA SEZIONE SHORTS VIRTUAL REALITY 2019

The Dreams of Henry Rousseau di Thomas Auclair (Francia)
Paris Terror-The Hostages from the Hyper Cacher di Ricarda Saleh (Germania)
Everest-The VR Film Experience di Jon Griffith (UK)
Floodplain di Deniz Tortum (Turchia)
Tower of Babel by the sea di Feng Wei-jung (Taiwan)
Conscious existence di Marc Zimmermann (Germania)
Wombsong di Hanna Vastislao (Finlandia)
Borderline di Assaf Machnes (Israele, UK)
Half life VR – Short Version di Robert Connor (Svezia)
Rooms di Christian Zipfel (Germania)
Drumpossible di Omar Rashid (Italia)
Metro Veinte: Cita Ciega di Maria Belen Poncio (Argentina)
Denoise di Giorgio Ferrero, Federico Biasin (Italia, Svizzera, USA)

Gli 11 titoli della sezione Nuove Impronte 2019

Le “Nuove Impronte” di ShorTS IFF per raccontare l’Italia del presente.

Un ampio ventaglio di generi che spaziano dalla commedia allo sport movie, dal dramma sociale al documentario d’autore saranno protagonisti della selezione 2019, che quest’anno sceglie 11 registi italiani non ancora affermati al grande pubblico ma già apprezzabili per coraggio e talento.

Registi italiani esordienti o non ancora affermati al grande pubblico, eppure chiaramente apprezzabili per coraggio e talento. Questa l’ispirazione di fondo di Nuove Impronte, storica sezione di ShorTS International Film Festival, in programma dal 28 giugno al 6 luglio a Trieste.

Una sezione competitiva che, anche nella 20° edizione del festival, sceglie le migliori opere del cinema italiano emergente. Saranno 11 i titoli in concorso in una selezione varia, che mette insieme commedia, dramma sociale, sport movie, opere sperimentali e – anche quest’anno – documentario d’autore. Undici opere nelle quali, da Nord a Sud, emerge un’Italia inclusiva, che sa aprirsi al mondo e alla diversità, che racconta le generazioni del presente, l’amore intimo, il desiderio di riscatto sociale e lo fa attraverso un linguaggio innovativo e originalissimo.

«Mai come quest’anno – commenta la giornalista e critica Beatrice Fiorentino, curatrice della sezione – la selezione ha abbracciato un così ampio spettro di generi e di toni. Tale varietà è tenuta insieme dall’impegno, comune a tutti i registi e le registe, di osservare e interrogarsi sulla complessità del presente. Quella che sembra voler emergere a tutti i costi è un’Italia bella, inclusiva, altruista, che non ha alcuna intenzione di arrendersi al cinismo e all’indifferenza dilaganti. Un’Italia che, nonostante le difficoltà, crede ancora nel rispetto, nell’amicizia e nell’amore.»

Tra i giurati della sezione Nuove Impronte il regista e sceneggiatore Alessio Cremonini, autore del pluripremiato film Sulla mia pelle che racconta gli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi, l’attore Vinicio Marchioni, indimenticabile nel ruolo del Freddo nella serie “Romanzo criminale” di Stefano Sollima e presente di numerose pellicole italiane, tra cui The Place di Paolo Genovese e Ma cosa ci dice il cervello di Riccardo Milani, l’attrice Sara Serraiocco, protagonista di In viaggio con Adele di Alessandro Capitani, l’attrice Elena Cucci, tra i protagonisti di A casa tutti bene di Gabriele Muccino e Se son rose di Leonardo Pieraccioni, e Gianluca Guzzo, AD e co-founder di MYmovies, sito di informazione cinematografica.

 

I FILM IN CONCORSO NELLA SEZIONE NUOVE IMPRONTE 2019

The world is flat (2018) di Matteo Carrega Bertolini – Nel suo film d’esordio, ambientato a Parigi, Matteo Carrega Bertolini, nato nel 1990 e cresciuto tra Francia, Svizzera e Italia, racconta l’amicizia tra Jean e Antoine, alle prese con le incertezze della vita. Un’opera intima e personale, un buddy-movie che rende tributo all’indimenticabile stagione della Nouvelle Vague. (ANTEPRIMA ITALIANA)

Beautiful things (2017) di Giorgio Ferrero e Federico Biasin – Primo film diretto dal compositore Giorgio Ferrero e dal direttore della fotografia Federico Biasin, che insieme danno vita a un’opera potente e visionaria, una sinfonia di immagini e di suoni per raccontare l’ossessione consumistica nel mondo contemporaneo.

Bangla (2019) di Phaim Bhuiyan – Per il suo debutto sul grande schermo Phaim Bhuiyan, qui nelle vesti sia di regista che di attore protagonista, sceglie il linguaggio della commedia dai tratti autobiografici per raccontare la quotidianità di un giovane musulmano che vive con la famiglia a Torpignattara, quartiere multietnico di Roma.

Selfie (2019) di Agostino Ferrente – Un documentario fatto interamente di sguardi, che rimette in gioco la teoria delle immagini. Agostino Ferrente chiede a due sedicenni del rione Traiano di Napoli di raccontarsi con lo smartphone, negli stessi luoghi in cui, nell’estate del 2014, il giovane Davide Bifolco trovò la morte per mano di un carabiniere che lo aveva scambiato per un latitante.

Il campione (2019) di Leonardo D’Agostini Lungometraggio d’esordio di Leonardo D’Agostini che racconta il calcio come metafora di vita e lo sport come occasione di riscatto. Un’amicizia speciale che unisce i protagonisti Stefano Accorsi e il talentuoso Andrea Carpenzano.

Fiore gemello (2019) di Laura Luchetti Un film che parla di amore, esilio e della ricerca di una vita altrove. Protagonisti Basim e Anna, due sopravvissuti: lei in fuga dalle violenze di un uomo, lui scappato in Italia dalla Costa d’Avorio. Un’opera on the road al tempo stesso aspra e delicata.

Storia dal qui (2018) di Eleonora Mastropietro Nata a Milano, Eleonora Mastropietro compie un viaggio a ritroso alla scoperta delle sue origini. Parte per Ascoli Satriano, nell’entroterra pugliese, comune da cui provengono i suoi genitori. Attraverso il genere documentario e un uso spericolato del dispositivo, la regista cerca di dare un’immagine a questa terra per lei sconosciuta.

Dulcinea (2018) di Luca Ferri – Cineasta sperimentale dall’impronta surrealista, Luca Ferri sceglie i personaggi di Dulcinea e Don Quixote come immagini archetipiche di un’altra possibile storia: il racconto di un uomo e una donna, di un desiderio che non si realizza, di un’ossessione senza speranza. Primo titolo di una trilogia in interni, girato in 16mm, con lo sguardo puntato alle solitudini e ai feticci del cinema di Ferreri e Buñuel.

Ricordi? (2019) di Valerio Mieli – Dopo “Dieci inverni” Valerio Mieli torna a parlare di coppia. Il risultato è una lunga storia d’amore, raccontata solo attraverso i ricordi, più o meno falsati dagli stati d’animo, dal tempo, dal punto di vista dei giovani protagonisti (Luca Marinelli e Linda Caridi). Un racconto ambizioso e insieme fragile, ostinatamente romantico.

Normal (2019) di Adele Tulli – Un viaggio nelle abitudini, nei rassicuranti confini dello stereotipo, nelle convenzioni di genere dell’Italia di oggi, attraverso quei confini che chiamiamo maschile e femminile, alla ricerca del significato impossibile e arbitrario del concetto di “normalità”.

Un giorno all’improvviso (2018) di Ciro d’Emilio – Aspettative, ambizioni, sogni che si infrangono nella banalità del reale. Attraverso la storia familiare di Antonio e il suo sogno di diventare calciatore, l’esordiente Ciro d’Emilio affronta il passaggio all’età adulta, con le responsabilità che comporta. In primo piano la storia d’amore tra un figlio e una madre, interpretati da Giampiero De Concilio e Anna Foglietta.

I film in concorso si contenderanno il premio Crédit Agricole FriulAdria come miglior film, il premio della Critica assegnato dal SNCCI, il premio Miglior Produzione consegnato dall’ AGICI e il premio ANAC alla migliore sceneggiatura. Confermato inoltre il premio MyMovies assegnato dal Pubblico.

Svelato il manifesto di ShorTS 2019!

Una torta speciale per festeggiare i 20 anni di ShorTS!

Il segreto di ogni buona festa di compleanno sono gli amici, il divertimento e il cibo… ecco perché abbiamo scelto la torta come protagonista del manifesto 2019! Realizzata da La Furia Studio (www.lafuriastudio.com) in collaborazione con la fotografa Marina Raccar (www.marinaraccar.com), la grafica coordinata del 2019 si muove al tempo del motto this year takes the cake, espressione idiomatica che significava originariamente “vincere un premio o una competizione raggiungendo il massimo in un determinato ambito”. Da sempre lo ShorTS IFF cerca di superare i propri limiti realizzando un evento sempre più di rilievo e al passo coi tempi e quest’anno siamo convinti di aver preparato una 20a edizione che sarà davvero… coi fiocchi!

Volontari ShorTS 2019!

 

Anche quest’anno siamo alla ricerca di volontari e volontarie per la ventesima edizione di ShorTS International Film Festival!

Se sei appassionato/a di cinema e ti incuriosisce capire cosa c’è dietro ad un importante evento cinematografico internazionale, hai trovato il posto giusto per te!

Collaborando con noi potrai entrare in contatto con attori, registi, produttori e altre persone che lavorano nel mondo del cinema, avendo quindi la possibilità di condividere con altri appassionati del settore opinioni, impressioni e soprattutto una bellissima esperienza! Inoltre, se conosci bene l’inglese o altre lingue straniere avrai la possibilità di esercitarle parlando con i numerosi ospiti provenienti da diverse parti del mondo.

Se deciderai di entrare a far parte del nostro fantastico team potrai contribuire, insieme a tutto lo staff del festival, alle principali attività necessarie per l’organizzazione dell’evento: allestimento degli spazi; ospitalità; assistenza di sala; promozione e accoglienza, in base alla tua disponibilità, alle tue attitudini e preferenze.

Se hai voglia di conoscere più a fondo questo mondo e sei una persona entusiasta e con spirito di iniziativa, fatti coinvolgere in questa vivace avventura! La tua partecipazione contribuirà a rendere ancora più speciale questa edizione del festival.

Per comunicarci disponibilità e preferenze dovrai compilare il modulo linkato in basso verrai ricontattato/a da noi; hai tempo fino al 9 giugno 2019 per inviarci la tua candidatura!

Grazie per l’aiuto, a presto!

lo staff di ShorTS

Svelati gli 82 cortometraggi della sezione Maremetraggio 2019

20 italiani per la 20° edizione di ShorTS International Film Festival, scelti gli innumerevoli cortometraggi che hanno portato alla selezione di 82 opere in concorso, provenienti da 30 paesi diversi: questi i numeri di Maremetraggio, storica sezione competitiva di ShorTS International Film Festival, in programma dal 28 giugno al 6 luglio a Trieste.

Nella sezione concorreranno i migliori cortometraggi provenienti da tutto il mondo e che, nel corso del 2018, sono stati premiati nei principali festival internazionali, come le opere All these creatures, vincitore della Palma d’Oro a Cannes, e The silent child, premio Oscar nel 2018.

Nella selezione 2019 saranno tantissimi i registi italiani dietro la macchina da presa, che firmano ben 20 opere tra i cortometraggi selezionati, cimentandosi nei generi più disparati, dalla commedia all’animazione, fino a corti assolutamente innovativi e sperimentali.

Tra le opere italiane in concorso troviamo Pepitas di Alessandro Sampaoli e Renata Ciaravino, con protagonisti Lino Guanciale, star dell’amatissima fiction La porta rossa, e Ariella Reggio, acclamata attrice triestina, che nel corto interpretano i ruoli di nipote e nonna.

Ampio spazio all’animazione, tra cui spicca l’opera Mercurio di Michele Bernardi, uno dei più importanti animatori e fumettisti italiani, autore di significative collaborazioni nel mondo televisivo, musicale e pubblicitario.

Il corto Sugarlove di Laura Lucchetti sceglie la tecnica della stop motion per raccontare la storia di Gemma e Marcello, una coppia alla prese con i preparativi per il matrimonio, mentre Goodbye Marilyn di Maria Di Razza, presentato a Venezia nella sezione Giornate degli autori, traduce in versione animata un’intervista impossibile all’iconica Marilyn Monroe .

Tante storie che mettono al centro i giovanissimi, spesso alle prese con un mondo che non li accetta o comprende, come avviene nel corto Quelle brutte cose di Loris Giuseppe Nese, presentato in concorso alla Settimana Internazionale della Critica 2018, o ancora in F**K Different di David Barbieri, che segue le vicissitudini di Luca, un ragazzo dell’alta borghesia, durante una grigia serata in discoteca. Il regista Paolo Strippoli invece, sceglie il linguaggio allegorico per il suo corto Nessun Dorma, in cui due giovani scout rifugiati in una chiesa sono gli unici ancora svegli in un mondo addormentato.

In concorso anche Milky Way di Valerio Rufo con Daphne Scoccia, acclamata protagonista di “Fiore” di Claudio Giovannesi, insignita del Premio Prospettiva a ShorTS International Film Festival 2017.

Tornano, inoltre, temi di grande attualità come quelli trattati in My Tyson di Claudio Casale, che racconta la storia di Alaoma Tyson, giovane campione italiano di boxe nato a Roma da genitori nigeriani. Assolutamente sperimentale e innovativo il corto L’ombra della sposa di Alessandra Pescetta, che immagina gli ultimi istanti di vita di alcuni soldati nelle profondità del mediterraneo durante la seconda guerra mondiale

Le 82 opere in gara si contenderanno il prestigioso premio EstEnergy – Gruppo Hera  da 5.000,00 euro assegnato da una giuria internazionale, composta tra gli altri da Hrönn Marinósdóttir (direttrice del Reykjavik International Film Festival), Heinz Hermanns (direttore di Interfilm Berlin Short Film Festival), Alvaro Gago Diaz (vincitore del premio al miglior corto nella scorsa edizione di ShorTS IFF), Pippo Mezzapesa (regista e autore).

Riconfermato anche quest’anno il premio TriesteCaffè del pubblico e il premio Oltre il muro assegnato al miglior corto italiano da una giuria di detenuti della Casa Circondariale di Trieste al termine di un percorso formativo di 400 ore realizzato dall’Associazione Maremetraggio per conto di  EnAIP FVG.

“La presenza di così tanti film italiani in concorso è sicuramente un segnale importante” – dichiara Francesco Ruzzier, curatore della sezione Maremetraggio – “perché è la testimonianza di un movimento in costante crescita, dalla sensibilità sempre più raffinata ed incisiva. Come sempre, la selezione dei film non parte mai dalle tematiche trattate o dai discorsi politici affrontati, ma dal tentativo di individuare un’idea di cinema personale alla base dei film; però è ovviamente impossibile che da questa idea di cinema non emerga un certo tipo di visione del mondo. Perché in un periodo di crisi e transizione come questo, sia dal punto di vista umano che ambientale, è chiaro che certe tematiche vengono sfiorate anche da chi non vuole farlo in maniera diretta: ciò che emerge maggiormente dagli 82 corti in selezione è la condizione di spaesamento con cui l’essere umano sta vivendo dei cambiamenti più grandi di lui; c’è un continuo tentativo di decifrare una realtà sempre più caotica e per certi versi imperscrutabile. E da qui la volontà di rifugiarsi continuamente nei rapporti umani, nella ricerca del prossimo, nella comprensione”.

 

SCARICA L’ELENCO CON GLI 82 TITOLI IN CONCORSO

 

27 floors (to live and invest) – Chile – Álvaro Rivera
A Place Called Home – Austria – Isabella Brunäcker
Acide – France – Just Philippot
All Inclusive Switzerland – Corina Schwingruber Ilić
All these creatures Australia – Charles Williams
Aquarium – Italy – Lorenzo Puntoni
AuroreFrance – Mael Le Mée
Bautismo – Italy – Mauro Vecchi
Bless You! – Poland – Paulina Ziolkowska
Bug – France – Cedric Prevost
Butterfly – Italy – Gianluca Mangiasciutti
Circuit – Switzerland – Delia Hess
Colaholic – Poland – Marcin Podolec
Comments Germany – Jannis Alexander Kiefer
Così in Terra – Italy Pier – Lorenzo Pisano
Cyclists – Croatia – Veljko Popovic
Deer Boy – Poland – Katarzyna Gondek
Déguste – France – Stéphane Baz
Delay – Iran – Ali Asgari
Don’t Feed These Animals – Portugal – Guilherme Afonso, Miguel Madaíl de Freitas
Doors of Perception – Germany – Caroline Schwarz
Entropia – Hungary – Flóra Anna Buda
Everything calms down – Argentina – Virginia Scaro
F**k Different – Italy – David Barbieri
Fauve – Canada – Jeremy Comte
Fifteen – Peru – Peiman Zekavat
Fino alla fine – Italy – Giovanni Dota
Fire Mouth – Brazil – Luciano Pérez Fernández
Five Minutes to Sea – Russian Federation – Natalia Mirzoyan
Floating – Spain – Frankie De Leonardis
Follower – Germany – Jonathan Benedict Behr
Freddo dentro – Italy – Valerio Burli
Gagarin, I will miss you – Italy – Domenico De Orsi
Gli arcidiavoli – Italy – Lorenzo Pullega
Goodbye Marilyn – Italy – Maria Di Razza
How Steel Was Tempered – Croatia – Igor Grubic
Inanimate – United Kingdom – Lucia Bulgheroni
Isle of Capri – Sweden – Måns Berthas
Kampung Tapir – Malaysia – See Wee Aw
La Faim Va Tout Droit (Hunger Keeps Walking) – Italy – Giulia Canella
Lobster Dinner – Italy – Gregorio Franchetti
Lunar-Orbit Rendezvous – Canada – Mélanie Charbonneau
M¥CELIUM – Germany – Justus Toussaint
Mar – Spain – Fèlix Colomer
Mercurio – Italy – Marco Bernardi
Milk – Canada – Santiago Menghini
Milky Way – Italy – Valerio Rufo
My Tyson – Italy – Claudio Casale
Nessun dorma – Italy – Paolo Strippoli
Nightmare – Germany – Ana Maria Angel
Nightshade – Netherlands – Shady El-Hamus
Now We Can Die in Peace – Belgium – Arnaud Guez
Our Song to War – Belgium – Juanita Onzaga
Patchwork – Spain – Maria Manero Muro
Pepitas – Italy – Alessandro Sampaoli
Rapaz – Chile – Felipe Gálvez
Raymonde or the Vertical Escape – France – Sarah Van Den Boom
Rise of a Star – France – James Bort
Ronaldo – Turkey – Recep
Selfies – Switzerland – Claudius Gentinetta
Skip Day – United States – Ivete Lucas, Patrick Bresnan
Sluggish Life – Iran – Mohsen Mehri Deravi
Surgalove – Italy – Laura Luchetti
Sweet Night – Belgium – Lia Bertels
The Announcement – France – Romain Lafargue, Thibault Lafargue
The Bony Lady – Mexico – Thiago Zanato, Adriana Barbosa
The Camel Boy – Tunisia – Chabname Zariâb
The Death of Don Quixote – United Kingdom – Miguel Faus
The Divine Way – Germany – Ilaria Di Carlo
The Role – Iran – Farnoosh Samadi
The Shadow of the Bride – Italy – Alessandra Pescetta
The Silent Child – United Kingdom – Chris Overton
The Stained Club – France – Mélanie Lopez, Simon Boucly, Marie Ciesielski, Alice Jaunet, Chan Stéphie Peang, Béatrice Viguier
The Thwarted – France – Stéphanie Vasseur, Sandrine Terragno
Those Bad Things – Italy – Loris Giuseppe Nese
Tierra Mojada – Colombia – Juan Sebastián Mesa Bedoya
Tomatic – France – Christophe Saber
Too Young for a Memoir – United States – Case Jernigan
Voice – Japan – Takeshi Kushida
Volte – Poland – Monika Kotecka, Karolina Poryzała
Women Unseen – Spain – Omar Daher Guillén
You Idiot – Singapore – Kris Ong